giovedì 20 dicembre 2012

LA RISO SCOTTI fa visita al reparto di pediatria del San Matteo. La lettera di Don Luca Roveda


La Riso Scotti Volley Pavia quest’anno ha voluto partecipare alla festa natalizia del reparto di pediatria del Policlinico cittadino San Matto, presente come atlete e staff tecnico e dirigenziale, un gesto simbolico che a mio avviso aiuta a ricollocare lo sport nel giusto ambito di promozione e partecipazione umana che troppo spesso viene disatteso o relegato ai margini.
Una mattina particolare quella di sabato scorso 15 dicembre, con emozioni che nascono da gesti semplici e il contrasto violento tra l’atmosfera di festa e una realtà di malattia che quando tocca i bambini diventa ancora più dolorosa e inaccettabile, personalmente un momento che mi ha arricchito tanto e ha impresso nelle nostre atlete e in tutti i presenti quel senso di fragilità della condizione umana che solo la solidarietà e la dedizione amorosa di tante persone che ogni giorno riescono a colmare.
Ricchezza umana che ho visto negli occhi e nelle parole delle nostre ragazze e di quanti hanno vissuto questo momento di solidarietà e umanità.
Il settore dello sport nelle sue tante realtà piccole e grandi è un ambito privilegiato per insegnare, oltre agli aspetti tecnici delle varie discipline, i grandi valori umani che nello spirito di squadra, nel sacrificio e nell’attenzione all’altro, trovano quel mosaico che dovrebbe contrassegnare l’imprinting umano che l’esperienza sportiva dona.
Purtroppo sappiamo che non sempre è cosi, anzi, ci sono troppe testimonianze negative in merito, per questo alcuni gesti simbolici possono aiutare tutti gli addetti del settore a ridimensionare l’aspetto più deleterio dell’agonismo mettendosi a confronto con i reali problemi dell’uomo, quelli veri e profondi che toccano la vita, senza distinzioni di sorta.
Il contatto con i bambini che soffrono e lottano, il vedere la dedizione dei medici e degli operatori sanitari, scrutare negli occhi dei loro genitori la luce della speranza che combatte contro il senso d’impotenza davanti a certe cose, è stato un grande allenamento di vita per le nostre ragazze e per tutti noi (loro stesse me ne hanno parlato con commozione), esiste un campo da gioco molto più importante di quello del palazzetto, è il campo della vita e questo campo spesso è in salita e amaro: affrontarlo insieme è importante anzi necessario.
Ringrazio il nostro G.M. Gigi Poma per quest’occasione che vorremmo non fosse solo un evento, ma uno stile che s’incarna, e il Natale è incarnazione, nel vissuto della nostra società e in generale nell’ambito sportivo pavese che da sempre è attento all’aspetto sociale e del volontariato come in tante occasioni ha dimostrato.
Emozione e riflessione ma anche la gioia di aver ricevuto da alcuni pazienti presenti e del passato diverse testimonianze di gioia per la nostra presenza, in particolare un messaggio inviato da una ragazza ricoverata alcuni anni fa che ha voluto scrivere personalmente alle nostre ragazze.
Un gesto simbolico?? No, molto di più!! Un ricordarci quali sono le vere partite della vita e ringraziare quanti dietro le quinte ogni giorno assistono e rendono la malattia dei bambini meno dolorosa, sono certo che ci sono vittorie sportive e vittorie umane, l’amore donato con passione e dedizione è quella vittoria cui tutti noi dobbiamo aspirare. La maglia della squadra firmata da tutte le nostre atlete e lasciata al reparto, sia simbolo di un’attenzione a quanti soffrono e lottano perché possano tornare presto magari anche nelle varie discipline sportive, volley in primis, a vivere serenamente la loro vita. L’alzata vincente è quella del cuore che ti permette di schiacciare la palla e vincere il muro del male…..e fare punto, e il punto è esserci portando umanità e speranza.

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